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Dalla Thailandia arriva la notizia di un nuovo metodo per ingrandire il seno. Lo avrebbe inventato la proprietaria di un istituto di bellezza e sembra che funzioni. A Bangkok, la signora Khemmikka Songkhla, utilizza una metodica che non prevede l’uso del bisturi, ma semplicemente si limita a schiaffeggiare il seno per ingrandirlo.
Il Ministero della Salute thailandese ha approvato questo metodo giudicandolo privo di effetti collaterali, tanto è vero che viene praticato da oltre venti anni.
In Italia, come nel resto del mondo, invece, i metodi tradizionali rimangono essenzialmente due: la mastoplastica additiva e la mastopessi.
MASTOPLASTICA ADDITIVA: consiste non solo nell’ingrandimento del seno ma serve anche per ridargli tono ed elasticita persa per il passare del tempo o per altre cause quali, l’allattamento o un dimagrimento eccessivo.
Si tratta essenzialmente di inserire delle protesi, in anestesia regionale e dura circa 40 minuti. Al termine dell’operazione sono previste almeno 2 medicazioni e successivamente si dovrà indossare un reggiseno contenitivo per almeno 2 mesi. Da sottolineare che sottoporsi a questo tipo di interevnto non pregiudica un futuro allattamento. Inoltre, ad oggi, il materiale utilizzato per le protesi è altamente sicuro e offre un risultato naturale e duraturo nel tempo.
LA MASTOPESSI: consiste nel ridare proporzione ad un seno troppo rilassato o troppo grande. L’intervento dura circa 45 minuti in anestesia locale e necessita di 3 medicazioni successive. I risultati sono soddisfacenti; l’unico inconveniente saranno le cicatrici che risulteranno più evidenti in modo proporzionale alla grandezza del seno da ridurre o rimodella